«Siate testimoni e portatori dei valori di Mattia». Riccardo Agazzotti, Gianluca Allegretti e Federica Torelli hanno ricevuto questo invito, ritirando i Premi Mattia Dall’Aglio a Giurisprudenza. I tre studenti Unimore si sono distinti per l’impegno sportivo e universitario come il nuotatore azzurro reggiano, morto il 6 agosto scorso a 24 anni. Due anni prima aveva partecipato alle Universiadi 2015 in Corea. Era imprenditore e si stava preparando alla laurea Unimore in Marketing e organizzazione d’impresa, ricevuta alla memoria il 21 dicembre 2017.

«Ha sempre creduto che praticare lo sport portasse un valore alla formazione – ha ricordato Matteo Beretta, amico di lunga data, prima del monito agli atleti – rafforzando l’attenzione e il controllo emotivo». «Era una persona veramente perfetta e buonissima – ha aggiunto Gianluca, nuotatore come Mattia – con cui faceva sempre piacere scherzare». A 23 anni, l’atleta della Sweet Team ha ottenuto oltre novanta medaglie e una laurea in Ingegneria Informatica, in cui si sta specializzando. Alla laurea triennale in Ingegneria Informatica punta Riccardo, pentatleta con l’Avia Pervia. «Lo sport mi prende tanto tempo – ha garantito il 19enne – per cui cerco di rimanere al pari con le registrazioni e gli appunti su tutte le lezioni e di fare del mio meglio».

Una missione che l’accomuna a Federica. La 23enne reggiana è nazionale di pattinaggio artistico (gareggia per lo Skating Club di Albinea) e specializzanda in Ingegneria Gestionale. «Per coniugare sport e studio bisogna essere allenati – ha spiegato la giovane – ma la mente dello sportivo è predisposta a organizzare tutto con poco sforzo». Ogni atleta-studente ha ricevuto 2.500 euro dalla famiglia di Mattia. «La nostra famiglia diventa ogni anno più grande – ha riconosciuto il padre Gianluca – e più unita nel nome di Mattia. Anche il prossimo anno faremo sì che la memoria di Mattia sia ancora viva con i premi». Premi nati sia dall’impegno del padre sia dai contributi volontari di amici, clienti e fornitori dell’azienda in cui Dall’Aglio lavora. Riconoscimenti dati con l’avvertenza «di non scegliere giocatori di calcio – ha ribadito il padre di Mattia – perché vivono già di una loro luce». «Noi pattinatrici siamo agonisti di fatto senza esserlo di nome – ha fatto eco Federica – perché il nostro impegno è molto alto, ma non abbiamo né pagamenti né riconoscimenti personali». I tre premiati sono stati selezionati dai 19 studenti-atleti ammessi al bando 2017 Unimore Sport Excellence. Oltre ai tre premi Dall’Aglio, il programma ha permesso otto esoneri totali, quattro riduzioni del 60% delle spese universitarie e altrettante del 40%. «Abbiamo una selezione di atleti a livello nazionale e internazionale che ottiene risultati sopra la media degli studenti Unimore – ha precisato Massimo Milani, delegato del rettore per lo Sport – e questo è un motivo d’orgoglio». «Mi auguro Mattia diventi il simbolo degli studenti che praticano sport – ha concluso il rettore Angelo Andrisano – anche a livello dilettantistico. Faremo in modo che il premio Dall’Aglio prosegua nel tempo»