Siamo a pochi giorni dalla cerimonia di apertura della terza edizione dei Giochi Olimpici Giovanili (Youth Olympic Games) che si terranno a Buenos Aires dal 6 al 18 ottobre prossimo.

E tra i partecipanti anche Simone Cavicchioli 44 anni, tecnico federale di Pentathlon Moderno. Vive a Fabbrico dal 2004 ma la sua anima è modenese. Simone ha continuato la sua passione sportiva che a poco a poco lo ha portato ai vertici nazionali. Coordinatore tecnico della società Avia Pervia – Pentathlon Moderno Modena, ogni giorno percorre i 35 chilometri che separano Fabbrico da Modena per allenare giovani atleti o meglio giovani pentatleti con la speranza che possano, un giorno, indossare anche loro la maglia azzurra.

“Con il nuovo ciclo olimpico iniziato dopo Rio 2016, ho accettato l’incarico di responsabile delle nazionali giovanili della FIPM (Federazione Italiana Pentathlon Moderno). Io e il mio collega Andrea Valentini abbiamo preso in carico la gestione delle nazionali U19 e U17, mantenendo anche un occhio su tutto il movimento dei più giovani al fine di costruire un percorso di crescita che coinvolga società e tecnici di tutto il territorio nazionale” ha commentato il CT Cavicchioli, aggiungendo che:” nelle ultime due stagioni abbiamo segnato il passo per quanto riferito ai settori giovanili. Siamo la nazione che ha vinto il maggior numero di medaglie individuali, a staffetta e a squadre in campo europeo e mondiale. Siamo molto soddisfatti di quanto fatto fino ad ora. L’attività giovanile però non può mai essere considerata a termine e il successo migliore sarà sempre quello che ancora deve arrivare”

Il pentathlon moderno è uno sport minore ma con una lunghissima tradizione: è lo sport “inventato” direttamente da Pierre De Coubertin, uno degli ideatori dei Giochi Olimpici dell’era moderna. L’idea di questo sport nacque per creare un filo conduttore con i giochi dell’antica Grecia in cui il pentathlon ne era una disciplina principe.

“Le olimpiadi giovanili sono riservate ad atleti nati tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2003. Per potervi accedere bisognava passare dalle gare di qualificazione che si sono svolte già a partire da giugno 2017. Il percorso è stato molto lungo ed intenso e come federazione siamo riusciti a qualificare due maschie e tre femmine. Purtroppo il regolamento della manifestazione olimpica prevede che solo un maschio ed una femmina possano partecipare. La selezione interna è stata molto difficoltosa perché i nostri ragazzi hanno dimostrato un livello molto alto. Alla fine la selezione degli atleti olimpionici è stata fatta esclusivamente sulla base dei risultati ottenuti nelle ultime due stagioni. Decisione sofferta e dolorosa ma pienamente condivisa da tutto il movimento nazionale”

Nonostante l’impegno con le nazionali giovanili, Simone non distoglie l’attenzione e la dedizione per la sua squadra.  A dimostrazione di quanto detto, c’è da mettere in luce che in quest’ultima stagione ben quattro sono stati gli atleti che hanno rappresentato l’Italia in Campionati Europei, Mondiali e altre manifestazioni internazionali, tra cui il sempreverde Nicola Benedetti